1. Mens sana in corpore sano
Questo celebre motto potrebbe non valere per la Muretti Madness. Potrebbero manifestarsi infatti, prima, durante e dopo, dolori articolari e muscolari diffusi, o impossibili da localizzare, o localizzabili in zone corporee non presenti in alcun atlante anatomico, vertigini, distonia, miraggi, aurore boreali, manie di persecuzione, blasfemia acuta, stati allucinatori ed altri impercettibili sintomi di fatica.
2. Il fondo del barile
La Muretti Madness non è una granfondo, ma può darsi che sia comunque il fondo che toccherete. Non preoccupatevi quindi di aggiungere nuovi PR o KoM al Vostro profilo Strava: non sarà certo per quelli che la vostra giornata sarà memorabile!
3. La regola della formica e del formicaio
Buon senso e capacità di stare in bici insieme a tante persone, a volte (il meno possibile) anche insieme a mezzi motorizzati, usando prudenza, collaborazione ed il miglior senso di responsabilità.
4. Orientamenti
La Muretti Madness accoglie e rispetta tutte le opinioni, gli orientamenti, le fedi politiche e i credi religiosi che accolgono e rispettano tutte le opinioni, gli orientamenti, le fedi politiche e i credi religiosi.
Per il resto, saremo tutti parte della stessa comunità di malati della bici, delle salite, e dei muri duri duri duri…
5. Gray’s Anatomy
Allenate quadricipite e vasto mediale, certamente; ma non trascurate i tricipiti: andremo alla scoperta di nuove soglie di lattato, e in più di un’occasione sarà necessario non solo spingere sui pedali, ma anche aggrapparsi al manubrio… E in men che non si dica #pedalareconlebraccia sarà il nuovo trending hashtag.
6. La regola di Escher-Mascetti
La Muretti Madness è l’allucinazione metafisica senza soluzione di continuità che, tramite la somministrazione coatta di (ig)nobili pettate, porta al disvelamento spirituale del sé e alla purificazione da tutti i peccati di pianura come se fosse antani.
7. Corollario alla regola di Escher-Mascetti (anche detto “Sparecchiavo”)
Di conseguenza, la Muretti Madness è una asintotica supercazzola di infinite salite ignorantissime: dove c’è pianura, troverete salita; dove c’è discesa, troverete ancora salita; dove c’è salita, invece, troverete Giovannone il sottococo!
8. Il Muro di Sormano
Diceva Gino Bartali che è una salita da fare col 42×26. Se ce la faceva lui, potete farcela anche voi? Fatevi questa domanda, e datevi la vostra risposta. E non dite che non vi avevamo avvisati.
9. Materiali
La novità di spicco di quest’anno è Via Vecchia Faentina e Via di Campolungo: un piccolo Colle delle Finestre de noantri. Si, avete intuito bene: una stradaccia in parte bianca e in parte asfaltata, con tratti al 20% a profusione, che vi farà patire un bel po’: quindi vi consiglieremmo in generale di lasciare a casa le ruote del sabato sera – a meno che i vostri sabati sera e le vostre ruote in carbonio non siano à la James Bond – e di affidarvi a materiali comodi, robusti e resistenti. Fidatevi.
10. Sopravvivere
A meno che non siate davvero e consapevolmente dei masochisti nell’anima, la Muretti Madness richiede di assecondare il proprio istinto di sopravvivenza con la giusta attitudine e dedizione, pena quanto indicato al punto 1: prendetela quindi con calma, cercate di non ingarellarvi e, sempre e soprattutto, salvate la gamba – quest’anno più che mai!